29 Marzo 2022
Raccolta rifiuti a NYC: le regole e la gestione della differenziata
La raccolta rifiuti a NYC è un servizio municipale essenziale di cui nessun newyorkese potrebbe fare a meno, ma quante volte passeggiando per le vie della Grande Mela ti è capitato di vedere enormi cumuli di sacchi della spazzatura? Tutti noi abbiamo provato almeno una volta quella sensazione di fastidio nel guardare le nostre vetrine preferite avvolti da un odore nauseabondo, problema amplificato soprattutto nei mesi più caldi. Se ti sei mai chiesto dove vanno a finire tutti quei sacchi neri e come funziona la raccolta rifiuti a NYC, ecco tutte le risposte!
Raccolta rifiuti a NYC: le problematiche da New Amsterdam
I problemi di gestione e raccolta rifiuti a NYC affondano le loro radici già nel diciassettesimo secolo, quando New York era ancora chiamata New Amsterdam. Molti borghesi e abitanti infatti buttavano i loro rifiuti, sporcizia e simili nelle strade pubbliche già invase da letame equino creando non solo un grande disagio alla comunità ma un conseguente pericolo per la salute. La situazione fino alla metà del 1900 fu parzialmente risolta scaricando la spazzatura direttamente nell’oceano, si stima infatti che l’80% di essi siano finiti proprio in mare; rifiuti invece come cenere, macerie ed altri detriti furono utilizzati per creare un terreno artificiale permettendo alla città di aumentare la propria superficie.
Si può dire che alcuni tra i quartieri oggi più in voga, siano letteralmente costruiti sulla spazzatura!
(pic credit: https://news.climate.columbia.edu/)
Raccolta rifiuti a NYC: suddivisione e smaltimento
Si stima che la Grande Mela generi ogni anno circa 14 milioni di tonnellate di spazzatura, un importo così grande da spingere la città a suddividere la raccolta attraverso due sistemi separati, uno pubblico e uno privato.
Il sistema pubblico ossia il Department of Sanitation (DSNY) nonché agenzia di gestione rifiuti più grande al mondo, si occupa delle residenze, degli edifici governativi e di alcune organizzazioni non profit che generano spazzatura per circa un quarto del totale della città. I restanti tre quarti sono amministrati invece dal sistema privato della raccolta rifiuti a NYC, oltre 250 imprese di trasporto autorizzate che si occupano sia delle attività commerciali che delle macerie delle imprese edili.
La raccolta rifiuti a NYC per legge è suddivisa in tre categorie: carta, metallo/vetro/plastica per il quale si utilizzano sacchi trasparenti o blu e rifiuti solidi misti non riciclabili collocati in sacchi neri. Vengono poi lasciati sul marciapiede portando spesso a lamentele per lo spazio occupato, soprattutto perché i grandi edifici residenziali producono quotidianamente montagne di sacchi della spazzatura.
Ogni giorno i camion della spazzatura pubblici di New York raccolgono quasi 7.000 tonnellate di rifiuti solidi misti residenziali per depositarli in una delle stazioni di trasferimento situate in tutta la città. Dalla chiusura della discarica cittadina di Staten Island nel 2001, quasi tutta la spazzatura viene smaltita fuori città, i rifiuti vengono caricati su camion, chiatte o treni e trasportati anche oltre 1000km di distanza fino alla destinazione finale.
La città è stata criticata più volte per le aree inquinanti dove viene depositata la spazzatura, molte delle quali tendono a essere situate vicino a quartieri poveri come il distretto di Ironbound a Newark. L’ 80% di essi finirà in discarica mentre il restante 20% andrà in un termovalorizzatore per poi essere incenerito e convertito in energia. Carta, metallo/vetro/plastica vengono invece assegnati a impianti di gestione e recupero dei materiali riciclabili della città, impianti specializzati che li separano e smistano.
Raccolta rifiuti a NYC: sostenibilità ambientale
New York che si promuove come leader per l’ambiente e il cambiamento climatico ricicla purtroppo solo circa un quinto della sua spazzatura, restando indietro rispetto ad altre grandi città e rallentando il suo obiettivo di ridurre i rifiuti. Questo un post molto importante sul ‘Earth Day” la giornata internazionale della terra.
La raccolta rifiuti a NYC rimane dunque sotto al suo potenziale perché se tutto ciò che è riciclabile fosse smistato e recuperato, circa il 68% dei rifiuti domestici e il 75% di quelli commerciali potrebbero essere tenuti fuori dalle discariche. Parte del problema è che il programma di raccolta dei rifiuti organici è interamente volontario, al contrario di altre città come San Francisco e Seattle dove questa raccolta è obbligatoria.
Gli effetti a cascata del non riciclaggio si manifestano anche con gli scivoli della spazzatura intasati nelle case popolari o con rifiuti organici lasciati a decomporsi e ad emettere gas metano che riscalda il pianeta. Il rispetto per l’ambiente e la sostenibilità incidono direttamente sulla vivibilità della città e sulla salute dei cittadini, ciò significa che ridurre gli sprechi è di fondamentale importanza. I rifiuti contribuiscono al cambiamento climatico, come è facile intuire se si pensa all’impegno nel mondo per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico.
Parlando di sostenibilità a New York, lo sapevi che è possibile visitare una coltivazione verticale in un palazzo storico nel cuore di Tribeca? Scopri del Farm One in questo articolo!
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