26 Maggio 2020
Gay Pride a New York 2020
Il mese più colorato dell’anno è alle porte, come ogni giugno si celebra la cultura, la comunità e l’orgoglio LGBTQ ed il mese si conclude con l’evento più atteso e festivo,
il Gay Pride a New York, rinominato New York Pride.
Il 2020 è sicuramente un anno molto importante e particolare che nessuno si dimenticherà cosi facilmente!
Stanno succedendo tante cose per la prima volta nella storia del mondo e di New York, tra cui la cancellazione della parata più colorata, sentita e popolata a New York: il Gay Pride o anche chiamata NYC pride March.
Il Gay Pride a New York si svolge ogni ultima domenica di giugno a Manhattan partendo dalla 26esima strada che incrocia la 5th avenue a mezzogiorno. Si marcia verso sud, attraversando il Flatiron District, Greenwich Village, and Chelsea.
Ogni anno assistono e partecipano alla parata più di 5 milioni di persone, rendendola la parata più affollata di New York, tutti uniti per celebrare la comunità LGBTQ (Lesbian, gay, bisexual, transgender, queer/questioning).
Per partecipare è necessario un invito ed un permesso per sfilare.
Trovate qualche personaggio interessante in questo video. Ne sto preparando uno con diverse immagini della parata dello scorso anno. In arrivo sui miei canali social che trovi in questa pagina.
Gay Pride a New York: quando e come nasce
Facciamo un passo indietro nel tempo lungo quasi 51 anni, il 28 giugno 1969 dei poliziotti, come era loro solito in quegli anni, cercarono di rovinare una delle tante serate della comunità LGBT tramite un blitz nel locale gay Stonewall Inn.
Per la prima volta nella storia la comunità si ribellò dopo decenni di oppressione, minacce ed arresti ed iniziarono i cosiddetti moti di Stonewall che proseguirono per 5 giorni.
Sylvia Rivera, drag queen ed attivista latina, fu colei che iniziò la rivolta lanciando il suo tacco contro un poliziotto, supportata dalla sua amica drag queen Marsha P. Johnson.
L’anno successivo a New York, esattamente il 28 giugno 1970, si celebrò il primo gay pride della storia, il Christopher Street Day, che prese il nome della via dove si trovava il locale Stonewall.
Oggi lo Stonewall è un monumento nazionale.
Da quel momento sono nate molte associazioni e movimenti in supporto della comunità LGBTQ ed in difesa dei loro diritti. Il 17 maggio dal 1990 si festeggia la giornata mondiale contro l’omo-trans e bi-fobia da quando l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) rimosse l’omosessuale dall’elenco delle malattie mentali.
Se volete saperne di più, sia che viviate a New York o che abbiate in programma un viaggio nella Grande Mela, vi consiglio di dar un’occhiata al nuovo Tour LGBT- Village, un tour che si rivolge ai più curiosi, a tutti quelli che hanno voglia di scoprire di più su questo movimento e sugli angoli più nascosti del village.
Gay Pride a New York: giugno 2020
Nel mese di giugno, il Pride Month, a New york si svolgono più di 50 eventi da manifestazioni a feste a conferenze tutte organizzate dal NYC Pride ed i suoi partner.
Molto conosciuta la Pride Island, festa che dura 3 giorni con live music e DJ nonché la più grande raccolta fondi annuale per NYC Pride e solitamente avviene al Pier 97 nell’Hudson River Park.
Purtroppo quest’anno, il Gay Pride a New York che avrebbe festeggiato 51 anni, è stato cancellato.
Ho deciso però di condividere la testimonianza di una fantastica coppia Gay italiana, due miei amici Blogger che anche loro come me, hanno sfilato lo scorso anno per i 50 anni del
Gay Pride a New York.
Ecco qualche domanda a Dani e Luigi conosciuti come GAYLYPLANET
1- Ragazzi arcobaleno, raccontateci un paio di cose su di voi
Intanto siamo felicissimi di questa intervista! Siamo Luigi e Daniele e insieme siamo conosciuti come Gayly Planet che è il nostro progetto, quasi un viglio a dire il vero, interamente dedicato al turismo LGBTQ. Siamo sposati da qualche anno e sempre da qualche anno siamo dei blogger full time, vivendo tra Milano e viaggi in giro per il mondo.
2- Com’e’ stato il Gay Pride di NYC 2019? Prima volta per voi? Avete conosciuto gente nuova?
Il Gay Pride di NYC è stato incredibile e totalmente inaspettato. Non siamo abituati a Pride fatti come una parata. In Europa e soprattutto in Italia i Pride sono partecipati e non esiste una parata vera e propria , quindi abbiamo vissuto un’esperienza tutta nuova, inoltre c’erano anche 5 milioni di persone e si festeggiavano i 50 anni dei moti di Stonewall quindi il tutto è stato davvero unico. E’ davvero difficile non conoscere qualcuno di nuovo in un ambiente così festoso, ma siamo intanto felici di aver visto te di persona e passato dei piacevolissimi momenti insieme.
3- Avete apprezzato la parata? Perché?
La parata è stata incredibile, abbiamo sfilato in parte con l’ente del turismo di NYC che ci ha invitati, e in parte con il carro di House of Yes che è il nostro locale preferito a Bushwick, un luogo di estrema libertà. E ci è piaciuto talmente tanto da decidere di tornare indietro e marciare per una seconda volta. Consigliamo a tutti di vivere la parata del Pride di NYC in modo attivo. Non si può descrivere l’emozione di ritrovarsi a ballare e marciare passando davanti allo Stonewall Inn, solo a ripensarci ci vengono i brividi.
4- Che impressione vi ha fatto il pubblico ma anche la gente che marciava?
Il pubblico è forse stato l’aspetto più bello. Avevamo partecipato già a un Pride con Parata, a Stoccolma per l’EuroPride, ma il pubblico non era così committed al 100%. A NYC chiunque ti fermava per dirti “Happy Pride”, abbracciarti e piangere anche con te. Difatti abbiamo versato tante tante tante lacrime di gioia.
5- Ricordi particolari?
Oltre ai meravigliosi ricordi legati ai luoghi dei moti di Stonewall, quindi sfilare davanti allo Stonewall Inn e sentire quell’emozione crescere dentro, oltre che gratitudine nei confronti di chi 50 anni fa ha scatenato questa meravigliosa rivoluzione, i migliori ricordi sono proprio legati alle persone. In particolare una signora meravigliosa, voluttuosa e bellissima, con degli orecchini a cerchio grandi come hula hops, che vedendoci passare con dei ventagli in mano ci ha chiamati per insegnarci come fare “snap” al meglio con i nostri ventagli. In pratica quando qualcosa ti piace da impazzire, e hai un ventaglio in mano, non devi fare altro che farlo aprire e chiudere facendo un rumorosissimo “snap” continuato. Quella signora meravigliosa aveva capito che ci mancava tutta la tecnica e quindi ci ha fatto una lezione privata consigliandoci comunque di buttare i nostri ventagli che tanto non avrebbero mai funzionato. Favolosa!
Per concludere l’intervento di Luigi e Dani vorrei lasciarvi con una mia riflessione personale: ricordiamoci sempre che la libertà ,cosi come il tempo, sono le cose più preziose che abbiamo e non dovrebbero esser mai sottratte a nessuno!
Rispettate il prossimo ed aiutiamoci ad essere liberi da qualsiasi tipo di restrizione sia fisica che mentale.
Happy Pride Month!?
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