7 Luglio 2020
Fasi del Coronavirus a New York: tutto quello che c’è da sapere
Le fasi del Coronavirus a New York sono state delineate dal governatore Andrew Cuomo che a differenza di altri stati ha previsto quattro momenti distinti per fronteggiare la pandemia. Il presidente Trump infatti, dopo aver stabilito alcune indicazioni generali per la ripartenza, ha lasciato la gestione delle riaperture ai singoli stati. In questo articolo cerchiamo di fare un passo indietro, partendo dall’inizio dell’emergenza negli Stati Uniti, fino agli ultimi giorni e l’avvio della fase 3 a New York.
Fasi del Coronavirus a New York: l’inizio dell’emergenza Coronavirus
Il primo caso di Covid-19 negli Stati Uniti è stato registrato a Washington il 20 gennaio 2020, quando il test su un uomo di ritorno da Wuhan ha dato esito positivo. A Manhattan invece, il primo caso è stato attestato il 1 marzo 2020, la donna risultata positiva era rientrata dall’Iran il 25 febbraio senza mostrare alcun sintomo.
Negli Stati Uniti, nelle tre settimane successive, i casi sono aumentati in maniera esponenziale in tutto il territorio, motivo per cui è stato stabilito l’inizio del lockdown il 15 marzo. La decentralizzazione del potere ai singoli stati ha permesso ai governatori di organizzare le riaperture. Cuomo ha stabilito 4 diverse fasi del Coronavirus a New York, per rallentare il processo di propagazione del virus in uno degli stati più colpiti dalla pandemia. Per tracciare la diffusione del virus, il governatore in collaborazione con Bloomberg Philanthropies e Johns Hopkins University ha promosso un programma di tracciamento dei casi e dei contatti avuti dalle persone che hanno contratto il virus: contact tracers. Questa iniziativa ha dato impiego a oltre 17 000 persone.
Fasi del Coronavirus a New York: le 4 fasi
Entrando nello specifico della gestione dell’emergenza, il governatore Cuomo ha stabilito quattro diverse fasi del Coronavirus a New York.
1)La fase 1 che ha di fatto allentato il lockdown è iniziata lunedì 8 giugno, portando alla riapertura delle attività legate all’edilizia, agricoltura, selvicoltura, pesca e caccia. La vendita al dettaglio è tornata accessibile ma solo per la consegna a domicilio, in negozio o all’esterno. Sono riprese le attività di manifattura e commercio all’ingrosso.
2)New York City è entrata nella fase 2, avviata il 22 giugno. Hanno riaperto alcuni uffici, il mercato immobiliare, negozi adibiti al commercio di servizi essenziali, vendita e leasing di veicoli oltre alla riparazione e al noleggio di auto. Riprendono l’attività i bar e i ristoranti aperti al pubblico che possono garantire la possibilità di mangiare all’aperto. Dall’1 luglio è nuovamente possibile fare il bagno al mare. Tuttora invece restano chiusi i centri commerciali con una superficie più ampia di 9000 metri quadrati, ristoranti e bar che offrono servizio al chiuso, aree eventi, palestre e corsi di fitness, casinò, cinema (disponibile esclusivamente il servizio drive-in), luoghi di aggregazione quali parchi, zoo, fiere e attrazioni per bambini.
(pic credit: Dumbo Bid)
Bisogna specificare che le fasi del Coronavirus a New York variano a seconda delle singole regioni. Attualmente North Country, Capital Region, Mohawk Valley, Central New York, Finger Lakes, Western New York, Southern Tier sono nella fase 4. Mid-Hudson e Long Island sono nella fase 3.
3) Ieri, Lunedì 6 luglio New York City avviò la fase 3 che prevede la riapertura dei servizi alla persona (centri estetici) e gli allenamenti degli sport di squadra all’aperto. In un primo momento il sindaco De Blasio aveva acconsentito anche alla possibilità dell’ indoor dining, decisione rivista in seguito al record di contagi toccato nella giornata del 1 luglio. Gli americani che raggiungeranno lo stato di New York dalle aree maggiormente colpite, dovranno osservare una quarantena obbligatoria, come vi spieghiamo in questo articolo dove approfondiamo l’argomento sulle restrizione viaggi e visti per gli USA.
4)In merito all’ultima delle 4 fasi del Coronavirus a New York, si attendono aggiornamenti nelle prossime settimane, in base all’evoluzione del contagio. La fase 4 è prevista per il 20 luglio e dovrebbe comunque prevedere alcune novità per le attività legate all’istruzione nei college e università, l’intrattenimento in ambito artistico e culturale che supporti il distanziamento e le competizioni sportive a livello professionistico senza tifosi, il turismo, le scuole.
Leggete questo articolo per scoprire tutte le informazioni sulle aperture e chiusure a New York nel 2020.
Questo articolo verrà aggiornato con le news da NYC, vi consiglio di tenerlo sotto controllo.
Le fasi del Coronavirus a New York: la situazione negli altri stati
Come già detto in precedenza i singoli stati hanno deliberato un proprio programma di riapertura. In Tennessee ad esempio parrucchieri, barbieri e centri estetici, oltre a locali hanno riaperto tra la fine di aprile e maggio. Lo stesso vale per l’Arizona che ha riaperto interamente le attività commerciali comprese palestre e centri estetici.
Il nuovo record giornaliero di 46 000 casi dell’1 luglio con oltre 8000 nuovi casi in California, ha stabilito la chiusura delle spiagge nel sud dello Stato per evitare assembramenti nel weekend del 4 luglio. Gavin Newsom, il governatore dello stato della California ha disposto la chiusura delle attività di indoor dining per bar e ristoranti, garantendo solo il servizio all’esterno.
Con le presidenziali in programma a novembre, Joe Biden, il candidato democratico, ha annunciato che non terrà più comizi a causa della pandemia di coronavirus in corso. La situazione è in continua evoluzione, per ogni aggiornamento vi consigliamo di consultare il blog, i canali social di
New York City 4 All, KiariLadyBoss oltre agli organi ufficiali.
Video sul canale YouTube riguardo al futuro dei ristoranti a New York:
Articolo in collaborazione con Chiara Mezzini di “Basket Secondo Mez“
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